Un festival…da sogno
Brividi – battito accelerato – agitazione – respiro azzerato – ansia – ma sono io?
Luci ovunque – musica ad altissimo volume – urla “Carducciani! Carducciani!” – davanti il nulla, ma tanta gente.
Tremo. Non capisco. Ma dove sono?
“Sarà tutto facilissimo, una festa, vedrai quanto ti divertirai!“… mi avevano detto. Allora perché vorrei essere altrove? Ore di prove, ma le gambe non rispondono ai miei comandi. Giorni e giorni di sudore, ma la testa è vuota. E ora cosa faccio? Calma stai calma, è tutto ok.
BIP-BIP-BIP…ma sono le sette del mattino e sono avvolta nel piumone. Scendo dal letto, mi vesto e in un batter d’occhio sono con tutti gli altri partecipanti del Festival a parlare del più e del meno, delle nostre paure e dei nuovi gossip:
«Ciao a tutte, ho avuto un incubo stanotte: era sul palco del Festival immbolie, incapace di pensare, impaurita. Siccome non voglio che questo sogno si avveri, voi mi aiuterete vero?» Proviamo ancora e ancora, ho voglia di ballare e saltare; non sono stanca ma soprattutto non sono sola. Fortunamente c’è il mio gruppo che respira cose nuove con me; passi, coreografie, ambizioni, voglia di vincere per provare al mondo che tutti ce la possono fare! Anch’io che non ho mai studiato danza, che sono timida, che non sono mai salita su un palco prima d’ora, che mi vergogno del mio corpo… e ora stranamente non vedo l’ora di salire sul quel palco e spaccare!
FIRMATO: una ballerina mancata, ma felice ed entusiasta
COME RICORDARE IL FESTIVAL SE NON CON BRIVIDI, ANSIA E UN’ESPLOSIONE DI EMOZIONI?