A Proposito
Nella lenta ripresa dalle vacanze è immancabile stilare la tradizionale lista dei buoni propositi per il nuovo anno. Chiediamo ai nostri F-Addicted cosa si impegneranno a fare.
- Ludovica: più puntualità alle prove – Ho ritmi serrati durante la settimana, e le quattro ore in cui mi dedico al Festival dovrebbero essere densissime. Le prove non possono aspettare.
- Alice: smetterla di paccare – Quando Netflix rinnova la tua serie preferita e i cinema si riempiono di magnifici lungometraggi, sarebbe arduo per tutti preferire un’estenuante prova di Danza Moderna ad una poltrona di velluto rosso. Mi impegnerò a non “paccare” più nonostante l’imminente uscita di Grace e Frankie.
- Jack: scrivere il diario di bordo – Ho il sito del Festival sempre tra i preferiti, e non appena una scuola pubblica il propio Diario di Bordo la mia mascella cade a terra e io resto inebetito. Dobbiamo superare i nostri rivali. O perlomeno eguagliarli.
- Niccolò: trovare lo Shakespeare che è in noi – Cimentandomi per la seconda volta in una categoria recitativa, voglio trovare me stesso nei personaggi a cui dò vita. La drammaturgia è interpretazione.
- Carlotta: trovare l’amore – C’è chi dice che l’amore vien da sé. Ne dubito, ma nel frattempo non posso fare altro che sperare che un putto di nome cupido (o meglio “Festival”) faccia segno. Spot the love.
- Alessandro: superare la timidezza – Quattromila persone, le telecamere, le prove ed i microfoni. Tutti puntati su di me. La migliore cura è la terapia d’urto.
- Riccardo: isolarmi – Essere morbosi nei confronti dei risultati non fa altro che peggiorare le proprie prestazioni. Salirò sul palco, mi guarderò intorno e non ci sarà nient’altro me e me stesso (beh, e un po’ di pubblico, logicamente).
- Marco: umiltà – L’obiettivo per quest’anno è diventare una persona migliore. Desidero essere più umile e coerente. Infine desidero immensamente alzare la coppa della vittoria di fronte a tutta Bolzano.
- Michelangelo: mantere le promesse – Questo non è un monito a me medesimo, ma piuttosto ai rappresentanti: sto ancora aspettando la mia bibbia autografata da padre pio. Il prossimo avvertimento non sarà di questo calibro.
- Giulio: divertirmi – Nonostante la competitività non sia poca, il Festival è fatto per divertirsi, e questo è ciò che quest’anno voglio fare. Non dev’essere tutto perfetto o appetibile per il pubblico, perché il vero pubblico siamo noi.
- Giulia: scoprire me stessa – Suono la chitarra e mi piace la chimica. Questo occupa buona parte del mio tempo libero, ma nella speranza di una vivida carriera voglio scoprire in me nuovi talenti. Spero di non intasare il software iscrizioni ;).
- Anastasia: cercare ispirazione – Che sia la più sperduta persona durante le serate moderne o un mio qualunque compagno di classe, c’è sempre qualcosa da scoprire. La mia vita ha bisogno di una svolta.
- Monica: sapere – Meglio di “sapere tante cose ed avere una solida base culturale” c’è solo “sapere i fatti degli altri”. Dicono sia sbagliato e che non si dovrebbe fare, ma al Festival succedono troppe cose per non parlarne.
- Stevan: trovare degli amici – Vorresti conoscere nuove persone e non sai come? Sei simpatico ma non hai amici? Fai come me, iscriviti al Festival.